07/01/11

N°8

ore 09.50: Arrivo alla stazione di Villafranca

Altra giornata che inizia, altro weekend che termina! L'arrivo in stazione il lunedì è sempre traumatico, ma dobbiamo assolutamente girare le librerie del centro oggi!

Ci siamo, il cinese c'ha messo 5 minuti per prendere 4 biglietti, ma ce l'abbiamo fatta....ed ecco che, ovviamente, delle tre obliteratrici non ne funziona nemmeno una! Va beh, chiederemo al capotreno come il solito.

Eccolo, il treno sta arrivando, ed è di quelli a due piani!

"Bellissimo amore, andiamo di sopra vero?"

"Si si, se c'è posto si."

Forse è meglio se ci avviciniamo alla testa del treno, così magari troviamo subito il controllore e stiamo tranquilli quei 20 minuti...

Non c'è...verrà a chiudere le porte, no?

Evidentemente no...proviamo a suonare il "citofono"...

Nada...o sono morti entrambi, oppure hanno proprio una gran voglia di lavorare in cabina!

Va beh, sediamoci qui sotto e aspettiamolo! ... ... ... ... ...

... ... ... ... ... Eccolo finalmente! Cinque persone su cinque che si alzano in piedi per farsi obliterare il biglietto, sistemare le macchinette no eh?! Comunque, finché non ci crea problee....

...."EEEH, SIGNORI! Vi devo comunicare una cosa! In base alla legge regionale in vigore nella VOSTRA regione da questo mese (anzi, in realtà già dal 22 del mese scorso -dicembre, ndr.-), voi SIETE AUTORIZZATI A CONVALIDARVI IL BIGLIETTO DA SOLI".

SCUSAAAAAAAAAAA???

"Entro la prima fermata, nel caso in cui la macchinetta convalidatrice non funzioni, voi siete autorizzati a scrivere sul biglietto data, ora di partenza e fermata in cui siete saliti a bordo, altrimenti sono 30€" (non vorrei sbagliarmi, mi sembra fossero 30!!).

"Ehm, mi scusi, ma noi...COME POTEVAMO SAPERLO? Cioè, se qualcuno ci avvisa, magari..."

"Eh, signorì, non è mica colpa mia!"

"Ma io non ho detto che la colpa sia sua, mi dà solo fastidio scoprire le cose così, visto che non c'è scritto da nessuna parte!"

"Eh, che ci posso fare...adesso tirate fuori una penna e convalidatevi il biglietto...grazie."

Ecco dove possiamo convalidare i nostri biglietti...nel vuoto...


Questa mi mancava proprio... adesso neanche quello fanno? Scusate, non sarebbe il vostro lavoro passare a controllare i biglietti e firmarli se necessario? Già mi crea qualche problema il fatto che controlliate una volta al mese si e no (e prendendo il treno tutti i giorni almeno 2 volte direi che è pochissimo!); poi se già il dover pagare le conseguenze della pessima manutenzione delle stazioni significa raschiare il fondo, il fatto che IO pagante debba anche fare il vostro lavoro è inconcepibile!

Ora, non so dire se sia realmente una norma in vigore (anche se, a quanto pare, esclusivamente in Veneto), perché non ho visto un solo avviso (a parer mio, altro grave problema)! L'unica cosa che posso fare è segnalare il fatto a tutti voi, perché si sparga la voce e possiate informarvi...io credo che da ora chiederò ad ogni controllore prima di salire se questa storia è vera. E spero tanto che sia una bufala...

Le biglietterie efficienti...

07/11/10

N°7


Eccoci qui, finalmente oggi cambio un attimo argomento :)  Ebbene si, perchè la giornata di ieri mi ha vista protagonista di una nuova storia, ambientata in una zona che non avevo mai frequentato prima: Milano.

Grazie al mio uomo, a sua mamma e a sua zia, infatti, siamo riusciti ad organizzare una splendida giornata in città per la mostra di Salvador Dalì, permettendo così ad una povera provincialotta come la sottoscritta di vedere anche la metropoli più vicina a noi :)



Ovviamente abbiamo preferito l'auto al treno, ma i binari ci sono anche a Milano, e la possibilità di spostarsi su quei mezzi ce l'abbiamo avuta comunque :)

Ed ecco qui il mio racconto, legato come sempre alle rotaie, della giornata di ieri: 

ore 11.35

"Ed eccoci a Milano, amore!", le prime parole che mi sento dire appena scendiamo dall'auto. Il mio uomo è felicissimo di essere riuscito (finalmente!) a portarmici, e la sottoscritta lo è ancora di più! Mi mancava (tra molte virgolette) l'aria di città, la vita di città, e ora che ci sono, sento che una parte di me si sta piano piano riempiendo di novità, mentre, per giusta contrapposizione, la curiosità si placa ogni secondo di più. Che bello, come sono contenta! L'occasione, inoltre, è la mostra di Salvador Dalì - Il Sogno si avvicina, organizzata al Palazzo Reale. Ed essendo Dalì uno dei personaggi più eccentrici e particolari che ammiro, come potrei non vederla?

A pranzo siamo ospitati dalla zia di Emanuele, che con un fantastico riso con pollo al curry ci prepara alla passeggiata in centro. "Prendiamo il trenino per andare, scendiamo a Cadorna..."; la parola trenino mi fa pensare ad un mezzo non molto grande e capiente, una specie di tram, soprattutto vista la vicinanza al centro...arriviamo alla stazione e ci troviamo davanti quello che per noi, qui a Verona, è un'utopia! Un vero e proprio treno, a due piani, pulito, colorato e praticamente nuovo! Rimango sbigottita, occhi sgranati e bocca aperta mentre corriamo per salire; "Ogni volta che dice trenino ci rimango!", è il commento di Emanuele...e ti credo!

Arrivati in stazione notiamo le "macchinette" obliteratrici con sportelli automatici funzionanti: perchè da noi sono sicura che non le vedremo mai? Perchè ho questa convinzione? Quanto lavoro e quanti problemi risparmierebbero? Ma soprattutto: perché il biglietto del "trenino" costa UN SOLO EURO, dura un'ora e un quarto e vale anche per la metro??? Perchè noi siamo così indietro su queste cose?

Riflettendo su ciò arriviamo in via Dante, con un rapido sguardo alle vetrine, quindi in Piazza Duomo. Il Duomo appena ripulito è un vero spettacolo, sembra tutt'altra costruzione ora. Entriamo, ammiriamo le vetrate, le colonne, l'intera struttura per più di mezz'ora, poi ci dirigiamo verso la mostra. Bellissima, una mostra che segue un percorso ben preciso dell'autore, con non molte delle opere più famose, e secondo me è meglio così. Soprattutto la stanza Mae West e il film realizzato con la Disney meritano tantissimo! Finita la mostra, giro (con mooooolta calma) alla Mondadori in piazza Duomo, poi metro.

La metro è come tutti se la immaginano, un trenino sotterraneo che ferma ogni 15-30 secondi, dove circola un numero incredibile di persone. Anche qui, ovviamente, l'organizzazione è ottima, ed in un attimo siamo alla stazione, prendiamo il treno e siamo a casa. Ah, dimenticavo...ovviamente anche questo era un "trenino"...

Per noi questi trenini sono quelli più belli che ci possano capitare, e capitano più raramente della neve in Sudan; a Milano sono i treni della periferia, i più comuni ed i più usati insomma.

Credo che questo sia uno dei motivi che mi spingerebbero a mollare tutto e a vivere in città, per quanto possa essere brutta, pericolosa e sporca.

Almeno è comoda, con un guadagno (in termini di tempo) incredibile. 

Questa, a grandi linee, è stata la mia giornata di ieri, intensa, spettacolare, curiosa, come quella di una bambina che vede per la prima volta qualcosa di nuovo, molto più grande di ciò che è abituata a vedere. E ieri quella bambina ero io, in un mondo per me quasi estraneo, pur avendo visitato più volte alcune città, ma senza essere mai stata parte delle stesse.

Quella bambina ERO io...quella bambina SONO io...con una grandissima curiosità da placare...

25/10/10

N°6

ore 06.59

Buongiorno mondo...stamattina è stata dura, veramente dura...sveglia alle 5.30, integratore, borse preparate in fretta e via! Eccoci qui in stazione a Villafranca, io ed il mio uomo, ad aspettare il treno per Verona...

Intorno le solite facce "da lunedì mattina": lavoratori, studenti delle scuole superiori, studenti universitari "alla giornata" e studenti universitari "in trasferta"; il tutto corredato da borse, zaini e valigie.

La cosa più bella è scoprire che quel treno, che arriva da Mantova, è di soli due vagoni! Immagino già il casino: porte che si aprono a fatica, 5 minuti per far scendere tutti, altri 5 per far risalire quelli che erano scesi per far passare chi doveva scendere, e altri 5 per far salire chi vuole arrivare a Verona. Oltre al tempo che serve per far richiudere le porte...

...Ed eccolo che arriva, con i suoi 5 minuti di ritardo (saranno serviti per chiudere le porte???), il trenino bi-vagone. E come immaginavamo, le persone sono compresse all'interno, come le mosche sugli usci delle porte alla prima frescura, quando in casa si accendono i primi fuochi. L'unica differenza è che lì dentro non c'è una mosca che cerca il caldo, ma esseri umani costretti a fare tratti di chissà quanti chilometri ammassati l'uno sopra l'altro, con le valigie, proprie o degli altri, piantate sui polpacci e sulle ginocchia.

Riusciamo ad entrare a fatica, il mio borsone sopra i nostri piedi, come ad ancorarci a terra. Neanche potessimo cadere!

Le nostre inutili lamentele...
...mentre da lì si vuole solo scendere...


All'altezza di Dossobuono l'aria inizia a farsi irrespirabile, sempre più rarefatta, e solo alzando la testa e mettendosi in punta di piedi si riesce a trovare un po' di respiro, un po' di quell'aria che, in situazioni simili, sembra un dolce e piacevolissimo profumo...di fiori, di frutta, di torta della nonna, di casolare, di brezza mattutina, o di qualsiasi altra cosa sia raffigurata (consciamente o meno) nella nostra mente in quel preciso istante. E ne ricevo la conferma da un ragazzo particolarmente alto: "Se vuoi qui sopra si riesce ancora a respirare...".

L'arrivo a Verona è stato una vera manna, non vedevamo l'ora di scendere...non ho mai visto così tanta gente stipata in un vagone, talmente tanta da bloccare le scale al sottopasso...

Dirigendoci verso la fermata del bus, riflettiamo sullo stato dei trasporti pubblici, specialmente di Trenitalia (o, per meglio dire, Penitalia!). Una persona che prende il treno a quell'ora, probabilmente andrà a lavorare o a scuola. Se la sua giornata inizia con un "treno ripieno, con aromi e al vapore", la sua giornata sarà sicuramente uno schifo. E renderà malissimo. Se invece troverà un vagone caldo (caldo, non ustionante!), un ambiente piacevole, pulito e con un sedile su cui potersi rilassare l'ultima mezz'ora prima della giornata lavorativa, avrà sicuramente un rendimento migliore e una salute migliore, soprattutto a livello nervoso. Perchè, se vogliamo essere sinceri, questi spostamenti non ci aiutano, ci fanno solo risparmiare benzina. Ma a che prezzo?

Trenitalia...un servizio sempre migliore...complimenti...

27/08/10

N°5

ore 08.01: Arrivo alla stazione di Legnago

Mamma mia, non sono ancora abituata a vedere sto cambiamento in stazione...Dio santo, l'hanno rovinata...almeno prima c'era una (seppur piccola) probabilità di trovar parcheggio, ora proprio no! Ci sono 3 parcheggi da un lato e 3 dall'altro (con striscia gialla.......); spero di trovar sempre un posto quando inizieranno i corsi...

Va beh, andiamo a fare i biglietti va... Primo viaggio dopo un bel po' di tempo lontano dalle stazioni!

Toh, oggi il treno è in anticipo! O, meglio, in orario! Ore 08.08 il treno si ferma al binario 4. Non ci credo! :)

Motori spenti, sigaretta accompagnata da chiacchierata con un passeggero:

P: "Scusi, a che ora riparte?"

Io: "Alle 19"

P: "Ah, alle 19? Ok, allora mi faccio anch'io una sigaretta. Amore! Riparte fra dieci minuti, intanto fumo!"

Io: "Si, è strano in effetti, oggi è in anticipo, cioè, in orario, quindi controllore e macchinista hanno il tempo di andare a bersi il caffè."

P: "Ah, vanno anche a bersi il caffè?..."

Io: "Si, di solito in queste attese si...almeno credo, li vedo spesso al bar :) "

Fine della conversazione. Salgo sul treno, mi prendo il mio posticino in privée... Silenzio di tomba... Meglio tirar fuori il pc e sistemare la libreria di iTunes durante il viaggio.

...

L'arrivo a Verona è puntualissimo, almeno non devo fare le corse.

Il treno per Modena è in arrivo...Benissimo! Oddio....cos'è sta cosa? Dovrebbe essere un treno?? Un catorcio simile, tutto dipinto da writers (e menomale che lo è!)? Sotto, pura ruggine arrugginita, ce n'è talmente tanta che si innesca un processo di ossidazione dell'ossidazione... Sembrano i treni della II Guerra Mondiale... Una cosa allucinante. Spero che dentro sia meglio...

"Ferroviaria Savigliano, 1970": COSA? Treni di 40 anni fa, siamo sicuri che siano stati revisionati di recente? Io credo di no, visto quello che sto vedendo! Salendo, il mio occhio cade su un'ammaccatura (quasi un buco) sulla parete dell'"atrio", all'altezza delle caviglie; penso che sia il caso di lasciar perdere...fino a quando non vedo il resto: sedili completamente strappati, che nemmeno Freddy Krueger riuscirebbe a fare dei tagli così perfetti, e un vero e proprio buco sotto il finestrino, che lascia intravedere la gommapiuma (o quello che è) all'interno. Ora, io dico: se proprio non volete cambiare i treni, almeno togliete quelli ridotti in stato pietoso! Io non posso farmi un viaggio di mezz'ora, 1 ora, 3 ore, su un treno con voragini che sembrano essere state fatte da ratti giganti!

Ma stavolta documento tutto. Stavolta ho le prove:



Menomale che sono arrivata a destinazione...

15/06/10

N°4

ore 08.00: Arrivo alla stazione di Legnago

Allora...stamattina devo fare i biglietti andata e ritorno Verona-Villafranca. Visto che la biglietteria è aperta il venerdì mattina, ne approfitto, così non devo fare le corse una volta arrivata a Verona, e soprattutto metto un altro po' di punti sulla Cartaviaggio :)

Biglietti fatti, ora usciamo a fumarci "la sigaretta dell'attesa"...

Ok, treno in orario (non capisco come mai quello che fa la tratta Verona-Rovigo abbia 5 minuti di ritardo, e il mio che fa la tratta opposta no...va beh, meglio!). Andiamo al binario 4...

Salgo, "Buongiorno, prego!" "Buongiorno, grazie!" (controllore nuovo questo, non l'ho mai visto, anche se ha una faccia conosciuta...mah...gentile comunque a farmi passare!). Menomale, c'è poca gente sul vagone, il viaggio sarà più tranquillo.

Ecco chi mi ricordava il controllore, Marco Paolini! Hahaha, è uguale, solo un po' più "cicciotto" :D ed è anche simpatico e gentile, fa addirittura montagne di biglietti alle stazioni in cui manca la biglietteria... Molto bene, per una volta non devo sopportare le urla di chi non riesce (o non vuole!) a farsi il biglietto fuori e lo pretende in treno...

E tutto procede in modo tranquillo...

"Siamo in arrivo a Verona Porta Nuova, termine corsa del treno". Ok, ora cerchiamo il treno per Modena, sperando di non dover aspettare troppo...Allora, io sono al binario 12, di solito parte dai binari in fondo anche l'altro....toh! Binario 11! Che bello non doversi spostare per una volta! :D Obliteriamo e "just wait"!

Treno in arrivo...bene...solita carrozza doppia, sbuff...ma! E questo cos'è??? AAAAAH che figata! Da fuori sembrava il solito carrozzone da deportazione, e invece! Beh, quest'immagine devo stamparmela in testa, assolutamente! Un treno (pulito!) con i sedili unici, a mo' di divanetto, con sedile marrone, schienale verde e poggiatesta marrone, tutto in pelle! E le pareti di un colore verde veronese acceso! Bellissimo! Credo che sarà la prima ed unica volta che vedrò un treno simile tra le littorine che frequento di solito :)

Intanto parte anche il treno...dopo un po' mi ritrovo a guardare fuori dal finestrino, e noto che il colore non cambia molto...tutto è verde, delle più svariate sfumature: l'erba nata vicino alle rotaie, quella sui fossati, quella sui prati e sui campi, tutto è verde! Per un attimo mi sento immersa nella natura, mi immagino mentre rotolo in mezzo a quel morbido colore, dove tutto sembra essere vivo e in movimento... Poi lo sfondo cambia, e dall'erba si passa ai frutteti, ampie distese di alberi da frutto tutti uguali, tutti dello stesso colore e della stessa forma, tanto da sembrare quelli di una fattoria virtuale "alla Farmville" :D E immagino il contadino che, mentre io ammiro il suo lavoro, si trova in fondo a quel campo per permettere alle sue creazioni di crescere così, belle e sane...grazie signor contadino!


Ops, quasi mi perdevo...sono già arrivata a Villafranca...Vado ad aspettare il mio uomo!