07/11/10

N°7


Eccoci qui, finalmente oggi cambio un attimo argomento :)  Ebbene si, perchè la giornata di ieri mi ha vista protagonista di una nuova storia, ambientata in una zona che non avevo mai frequentato prima: Milano.

Grazie al mio uomo, a sua mamma e a sua zia, infatti, siamo riusciti ad organizzare una splendida giornata in città per la mostra di Salvador Dalì, permettendo così ad una povera provincialotta come la sottoscritta di vedere anche la metropoli più vicina a noi :)



Ovviamente abbiamo preferito l'auto al treno, ma i binari ci sono anche a Milano, e la possibilità di spostarsi su quei mezzi ce l'abbiamo avuta comunque :)

Ed ecco qui il mio racconto, legato come sempre alle rotaie, della giornata di ieri: 

ore 11.35

"Ed eccoci a Milano, amore!", le prime parole che mi sento dire appena scendiamo dall'auto. Il mio uomo è felicissimo di essere riuscito (finalmente!) a portarmici, e la sottoscritta lo è ancora di più! Mi mancava (tra molte virgolette) l'aria di città, la vita di città, e ora che ci sono, sento che una parte di me si sta piano piano riempiendo di novità, mentre, per giusta contrapposizione, la curiosità si placa ogni secondo di più. Che bello, come sono contenta! L'occasione, inoltre, è la mostra di Salvador Dalì - Il Sogno si avvicina, organizzata al Palazzo Reale. Ed essendo Dalì uno dei personaggi più eccentrici e particolari che ammiro, come potrei non vederla?

A pranzo siamo ospitati dalla zia di Emanuele, che con un fantastico riso con pollo al curry ci prepara alla passeggiata in centro. "Prendiamo il trenino per andare, scendiamo a Cadorna..."; la parola trenino mi fa pensare ad un mezzo non molto grande e capiente, una specie di tram, soprattutto vista la vicinanza al centro...arriviamo alla stazione e ci troviamo davanti quello che per noi, qui a Verona, è un'utopia! Un vero e proprio treno, a due piani, pulito, colorato e praticamente nuovo! Rimango sbigottita, occhi sgranati e bocca aperta mentre corriamo per salire; "Ogni volta che dice trenino ci rimango!", è il commento di Emanuele...e ti credo!

Arrivati in stazione notiamo le "macchinette" obliteratrici con sportelli automatici funzionanti: perchè da noi sono sicura che non le vedremo mai? Perchè ho questa convinzione? Quanto lavoro e quanti problemi risparmierebbero? Ma soprattutto: perché il biglietto del "trenino" costa UN SOLO EURO, dura un'ora e un quarto e vale anche per la metro??? Perchè noi siamo così indietro su queste cose?

Riflettendo su ciò arriviamo in via Dante, con un rapido sguardo alle vetrine, quindi in Piazza Duomo. Il Duomo appena ripulito è un vero spettacolo, sembra tutt'altra costruzione ora. Entriamo, ammiriamo le vetrate, le colonne, l'intera struttura per più di mezz'ora, poi ci dirigiamo verso la mostra. Bellissima, una mostra che segue un percorso ben preciso dell'autore, con non molte delle opere più famose, e secondo me è meglio così. Soprattutto la stanza Mae West e il film realizzato con la Disney meritano tantissimo! Finita la mostra, giro (con mooooolta calma) alla Mondadori in piazza Duomo, poi metro.

La metro è come tutti se la immaginano, un trenino sotterraneo che ferma ogni 15-30 secondi, dove circola un numero incredibile di persone. Anche qui, ovviamente, l'organizzazione è ottima, ed in un attimo siamo alla stazione, prendiamo il treno e siamo a casa. Ah, dimenticavo...ovviamente anche questo era un "trenino"...

Per noi questi trenini sono quelli più belli che ci possano capitare, e capitano più raramente della neve in Sudan; a Milano sono i treni della periferia, i più comuni ed i più usati insomma.

Credo che questo sia uno dei motivi che mi spingerebbero a mollare tutto e a vivere in città, per quanto possa essere brutta, pericolosa e sporca.

Almeno è comoda, con un guadagno (in termini di tempo) incredibile. 

Questa, a grandi linee, è stata la mia giornata di ieri, intensa, spettacolare, curiosa, come quella di una bambina che vede per la prima volta qualcosa di nuovo, molto più grande di ciò che è abituata a vedere. E ieri quella bambina ero io, in un mondo per me quasi estraneo, pur avendo visitato più volte alcune città, ma senza essere mai stata parte delle stesse.

Quella bambina ERO io...quella bambina SONO io...con una grandissima curiosità da placare...

1 commenti:

Sasha ha detto...

Ciao, grazie per essere passata sul mio blogghino... passoo anche io di qui... non sul treno ma di fretta.... prometto che la prossima volta mi fermerò un po' di più...
Ps... ma non è un po' troppo piccolino il carattere...? ;)

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